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iTuscia


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Viaggi Riferimento
Sviluppatore Giunti Editore
Libero

iTuscia è la APP che consente di compiere una visita completa alla scoperta del territorio della Tuscia, della sua storia, dei segni della cultura e delle sue bellezze; attraverso una guida virtuale, con l’ausilio della cartografia open, guida il visitatore verso gli itinerari i luoghi e i Punti di Interesse (PDI) consigliati e scelti.

I primi grandi colonizzatori della Tuscia furono gli Etruschi che segnarono profondamente il Territorio con i loro insediamenti, con le strade scavate nel tufo (“tagliate”) e con la grande città Mercantile “Tarquinia”. Il nome e i confini vennero poi definiti dai Romani che la conquistarono. Nel tempo assunse sempre più importanza grazie all’affermazione della Via Francigena sulla quale passavano tutti i pellegrini diretti a Roma.
L’applicazione attraverso le descrizioni di tre Itinerari e numerosi luoghi e Punti di Interesse (POI) di tipo storico-artistico permette di scoprire il territorio della Tuscia, da Caprarola a Viterbo e poi ancora, Bolsena, Montefiascone, Nepi, Ronciglione ecc.
I luoghi e i punti di interesse selezionati possono essere consultati attraverso l’utilizzo della cartografia open interattiva oppure attraverso una ricerca testuale, che consente anche di individuare i punti immediatamente vicini alla posizione del visitatore. Con la funzione “portami”, attiva da qualsiasi scheda, il visitatore viene condotto al punto di interesse. Per ciascun itinerario, Luogo, POI e tappa, è presente una scheda descrittiva con foto; sono inoltre consultabili degli approfondimenti sulle informazioni multimediali (testuali, audio, video) grazie al collegamento al mondo Futouring.
iTuscia è un’applicazione per iPhone 3gs, iPhone 4 e 4s, iPod Touch e iPad, compatibile sino alle ultime versioni iOS 5.1. Richiede la funzionalità GPS di Geolocalizzazione e il collegamento 3G.
L’applicazione è stata sviluppata all’interno dell’intervento “La Tuscia Farnese”, uno dei progetti realizzati nell’ambito del Distretto Tecnologico per i Beni e le Attività Culturali (DTC). Nato da un Accordo di Programma Quadro (APQ) sottoscritto da Regione Lazio, MIUR, MiSE e MIBAC, il distretto è gestito da Filas, società regionale dedicata al sostegno dei processi di sviluppo e innovazione del tessuto imprenditoriale del territorio.